Nell’ambito del progetto GI&VP (Geographic Information and Visual Perception), finanziato dalla Commissione Europea (2009-2012), è stato utilizzato un prototipo di Gaze CDS per testare un dispositivo, basato sulla gaze integration, ideato per sostenere il lavoro dei tecnici foto-interpretatori nella lettura delle immagini rilevate a distanza, al fine di consentire una rapida valutazione dei danni e conseguente gestione delle crisi.
Il dispositivo, basato sulla tecnologia eye tracking, è stato concepito per migliorare la precisione e l’efficacia dell’interpretazione dei dati, e funziona grazie all’interazione di due componenti principali:
un gruppo di algoritmi customizzati per l’estrazione automatica delle informazioni
ed un sistema, basato sull’analisi dell’eye tracking, che suggerisce e/o conferma i Veri Positivi scartati durante l’indagine visiva dei tecnici.
Questo esperimento ha provato a creare uno scenario di lavoro collaborativo che combinasse la cooperazione umana ed informatica, al fine di minimizzare i reciproci limiti.
Questo perché l’approccio tradizionale all’interpretazione dei dati visivi delle immagini, propone l’esame umano e quello digitale come due fasi nettamente separate, senza peraltro tenere traccia dell’esplorazione visiva umana.
Gaze CDS, incentrato sulla tecnologia eye tracking, unisce le due prospettive, automatizzata ed umana, in un’unica fase, arrivando, infine, all’ottimizzazione dell’esperienza analitica.