Nel 1997 il parlamento svedese approvò un piano chiamato VISION ZERO, che aveva come obiettivo l’azzeramento delle morti negli incidenti stradali entro il 2020.

Tale progetto, che si è rivelato realmente efficace in Svezia, si è esteso negli anni praticamente in tutta la UE, ed è stato adottato anche da alcuni stati americani ed in Oriente. L’obiettivo di zero morti è stato spostato al 2050.

Un articolato sistema di interventi sulle infrastrutture, sulle leggi nazionali e le normative locali, sull’inasprimento delle pene, sul coordinamento dei soccorsi, sugli incentivi economici per combattere l’obsolescenza dei veicoli, ha consentito notevoli risultati in tutto il mondo.

Anche i test per valutare attenzione ed interazione con veicoli e durante la guida hanno, ovviamente, la loro importanza e sono adottati sistematicamente da tutte le case automobilistiche.

Gli esperimenti per valutare l’attentività e reattività alla guida attraverso la tecnologia eye tracking si sono già affiancati ai classici test effettuati dalle case automobilistiche. L’eye tracking, anzi, si dimostra particolarmente efficace per questo tipo di attività, perché va a misurare la reazione soggettiva del pilota.

In altri termini, si tratta dell’esame obiettivo della componente umana che interviene nel processo di guida (al di là di mezzi ed infrastrutture).

Ecco un piccolo test effettuato da noi.